- Sarà anche vero che molta gente non legge. Ma di sicuro c'è dell'altra gente che se continua a fare bene le solite cose, utili per carità, il lavoro e tutto il resto, è anche perché sa che poi a un certo punto si può tuffare nei libri, sa che lì dentro, nei libri, ci trova stanze parecchio più grandi di quelle solite dove tocca stare, e finestre parecchio più panoramiche. Se uno si affaccia, dopo gli viene voglia di raccontare quello che ha visto. E coi libri è facile: basta leggerli ad alta voce.
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Chiusure
È tempo di chiusure: chiude la piattaforma Splinder, e fin qui nulla di grave, visto che abbiamo tranquillamente trasferito qui il nostro blog. Ma chiude anche la libreria Croce, non sappiamo ancora se definitivamente o meno. Negli otto anni dalla … Continua a leggere
Shirley Verrett (1931-2010)
Un saluto a Shirley Verrett. Sentii questa edizione del Macbeth a Milano nel 1975, in piedi in loggione, dopo una fila cominciata all’alba. Una delle più belle serate musicali della mia vita.
La scuola di cortile
Sull'inserto culturale tuttoLIBRI della Stampa di sabato scorso è apparsa una breve lettera di Bruno Gambarotta alla nostra ministra della pubblica istruzione, che qui sotto si riporta. E COSÌ POI ARRIVERÀ LA SCUOLA DI CORTILE Gentile signora Gelimini,mi consenta di felicitarmi … Continua a leggere
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Clandestine
Queste ragazze venute dall’Est hanno la faccia avvenente, pensano tutte: Mi voglio salvar! però poi si danno per niente. Cercano invano un sogno perduto lo cercano dove non sta, cercano invano un sogno svanito un sogno assassino che le tradirà.
I barboni e il freddo
Qualche giorno fa ne sono morti due a Roma, per via del freddo. E c’è chi gioisce, chi è contento di questo: "Due in meno", "Sì, speriamo che aumenti". Pensano al freddo e quindi alla morte di "uno di quelli". … Continua a leggere
I macchiaioli a Roma
Andava e tornava senza premura a volte taceva a volte muggiva nessun rumore all’orizzonte solo un bue con due corna in fronte.
Spreco energentico
Avete dato fuoco alle caserme Per la morte di un tifoso Bravi, vi cingo il capo di alloro Ma dove sono i cantieri in fiamme Per i morti sul lavoro?
Sette endecasillabi precari
Precari sono i confini, precario il lavoro, l’ambiente anche è precario e l’equilibrio, sia pure instabile, che cerchiamo nella vita tra certo e incerto si fa squilibrio. Si altera e si disfa l’antico sogno umano di rendere più degna l’esistenza.