Oggi sul manifesto l’editoriale di Marco d’Eramo è intitolato “Il regno dei preti”. Si parla di PACS, di Chiesa e politica, ecc. Nulla di nuovo, ma gustoso il finale:
Se la chiesa maledicesse le biciclette, è sicuro che i Mastella, i Casini, i Rutelli (con qualche diessino di scorta) proporrebbero un disegno legge per limitarne l’uso. E non è una battuta balzana, visto che a fine ‘800 L’Osservatore Romano si scagliò con inaudita violenza contro il “bicicletto”, come allora si chiamava, considerato simbolo della sovversione sociale e del disordine moderno. Chissà se i nostri pronipoti reagiranno alle condanne dei Pacs con la stessa ironica bonomia con cui noi leggiamo gli anatemi contro il “velocipedismo”.
Leggendo le ultime righe mi sono domandato: “ma la Chiesa cosa ci guadagna, parlo dal punto di vista spirituale, ad abbarbicarsi con tanta tenacia a valori fasulli che prima o poi, inevitabilmente, le scivolano tra le dita?”
giovedì, 21 dicembre 2006
Una possibile risposta la dà oggi Altan sull’Espresso:
Be’ però quel bicicletto lì a vederlo, qualcosa di inquietante e osceno ce l’ha, devo dire.
Hai ragione. Ho cambiato l’immagine.
MA STRAROTFL!
“MA STRAROTFL”
A guardarlo di sguincio potrebbe sembrare un anagramma fonetico di MariaStrofa.
Adesso sì che il bicicletto si può considerare peccaminoso strumento che induce in tentazione…
Presepe e filastrocca
con mamma che addobba e infiocca
con il bimbetto che dorme e sogna
al suono antico di una zampogna!
Un caro bacio con tanti auguri!!
Vanessa
Altan è sempre incredibilmente bravo.
Ciao Annarita, ciao Giuseppe
ciao a tutti.
credo che prima di far dell’ironia ci si dovrebbe incazzare a morte…l’ironia è per coloro che si sono oramani rassegnati.
(dimentico sempre che, allevando il vaticano in seno, ci siamo rassegnati da quel dì)
Ho partecipato volentieri a un gioco nel quale ho invitato voi, gabrilu e oyrad, si tratta di “il gioco del libro vicino”, nel mio blog ne riporto l’origine e la spiegazione.
Ciao a tutti.
Il blog dei Libri In Testa è collettivo e il gruppo è retto da un occhiuto Statuto che mai mi sentirei di violare. Bisognerà perciò aspettare il rientro dei membri sparsi per il globo festaiolo, indire apposita riunione e votare la proposta. Solo allora potremo, o no, partecipare al gioco.