Lorenzo Barbera Editore sta pubblicando i sei romanzi austeniani nella collana “Nuovi classici”. La veste è gradevole e il prezzo pure (10 euro). Finora ne sono usciti cinque: manca soltanto Mansfield Park. L’introduzione (uguale per tutte le uscite salvo per la parte finale, dedicata a ciascun romanzo) è di Sara Poledrelli. Ho cominciato a leggere Emma e mi sono imbattuto subito in alcune inesattezze.
Introduzione, pagg. V-VI:
Prova ulteriore di tale suo riserbo è la testimonianza diretta del nipote (figlio del fratello Henry, presso cui risiedeva, a Chawton…
Il nipote di cui si parla è James-Edward Austen (poi Austen-Leigh), che nel 1870 scrisse una biografia della zia. Ma era figlio di James (il primogenito di casa Austen) e non di Henry (che, pur essendosi sposato due volte, non ebbe figli). La residenza di Chawton, poi, non era di Henry, ma apparteneva a un altro fratello: Edward. Quest’ultima notizia è data poi correttamente qualche pagina dopo (XIV):
Un nuovo spostamento avvenne nel 1809, quando, assieme alla madre e all’inseparabile sorella Cassandra, andò a vivere a Chawton, nell’Hampshire, in una tenuta di proprietà del fratello Edward, vedovo con tre figli.
ma con un’altra inesattezza: Edward era vedovo con undici figli, non tre (la moglie, Elizabeth Bridges, era morta l’anno precedente subito dopo la nascita dell’undicesimo figlio, Brook-John).
Pag. VII:
Sappiamo ch’era figlia di George Austen … e di Cassandra Leigh, avvenente figlia di una insegnante di Oxford.
La madre di Jane Austen era figlia del rev. Thomas Leigh, curato a Harpsden, e l’insegnante di Oxford era lo zio, Theophilus Leigh, fratello maggiore del padre.
Pag. VIII:
Dai sei ai dieci anni, Jane e Cassandra ebbero una prima esperienza scolastica quando si trovarono a frequentare la Abbey School, un istituto affatto deludente che indusse il reverendo George a ritirare le figlie, nel 1785, e a curare personalmente la loro formazione di base.
Jane e Cassandra frequentarono la Abbey School dal luglio 1785 al dicembre 1786. La loro prima esperienza scolastica era del 1783, quando andarono a Oxford, nella scuola di Mrs Cawley, che poi si trasferì a Southampton. L’esperienza durò molto poco: da marzo a settembre, quando nella scuola scoppiò un’epidemia di tifo.
Pag. X:
…quando, nel 1797, fu il reverendo Samuel Blackall a chiedere la sua mano: …
Non risulta che il rev. Blackall chiese mai a Jane Austen di sposarlo. In una sua lettera alla sorella del 1798 Jane Austen cita una frase del reverendo in una lettera da lui inviata a Mrs Lefroy, dalla quale si capisce che l’anno precedente c’era stato un interessamento superficiale, ma nulla di più.
Poi prendo Orgoglio e pregiudizio e in copertina leggo: “Traduzione e note di Franca Severini”, informazione che nella pagina del titolo diventa “Traduzione e note di Melania La Russa”, lasciandomi nel dubbio sull’identità della traduttrice. Insomma, questa edizione dei romanzi austeniani va presa con le molle.
Pingback: Leggere Jane Austen in italiano: quale edizione? - Un tè con Jane Austen